Lo sapevi che il grano saraceno non è un cereale? Infatti questo grano non appartiene alla famiglia delle graminacee, ma a quella delle Polygonaceae, nonostante l’uso che se ne fa in cucina può portare alla confusione.
Il grano saraceno ha origini turche, come dice lo stesso nome, e contribuisce a mantenere sana e genuina la dieta alimentare quotidiana.
Per questo motivo, credo sia importante darti qualche piccola informazione utile sui vantaggi e i benefici del consumo di questo preziosissimo ingrediente.
Il grano saraceno entra a pieno titolo a far parte della cucina naturale: nato in seno all’agricoltura biologica e alla filiera corta, questo ingrediente arriva sulla tua tavola dopo la raccolta, che avviene nel periodo tra settembre e ottobre.
La coltivazione del grano saraceno è attestata in Italia a partire dal XVI secolo, nelle aree del veronese e nelle zone valtellinesi. Da qui, l’uso della farina di grano saraceno per la realizzazione di ricette tipiche, come i famosi pizzoccheri.
La prima importante proprietà del grano saraceno è la sua totale assenza di glutine: questa caratteristica lo rende l’ingrediente ideale da inserire nelle diete per chi soffre di celiachia.
Inoltre, il basso indice glicemico fa del grano saraceno un ottimo alimento per i diabetici e per chi segue un’alimentazione naturale e genuina.
Infine, il grano saraceno contiene diverse vitamine, fibre e amminoacidi essenziali contribuiscono al benessere generale del corpo, favorendo la rigenerazione cellulare.